“BON PASSAGE” che presenta le opere di diciassette artisti contemporanei presso le vetrine del passante ferroviario di Milano Porta Garibaldi.
La mostra curata da Renato Galbusera e Carmelo Violi si inserisce nel circuito di eventi culturali promossi dalla Fondazione Artepassante in collaborazione con Le Belle Arti APS, Ferrovie dello Stato, Comune di Milano e Regione Lombardia.
Le opere site specific allestite nelle vetrine di Artepassante, intendono favorire un dialogo tra l’intima ricerca degli artisti ed il pubblico, viaggiatori, pendolari e cittadini milanesi ai quali la mostra è rivolta.
Bon Passage ci invita a riflettere sull’arte e sulle sue svariate complessità, mescolando le carte tra stili, linguaggi e poetiche. Bon Passage dunque, per ammirare le opere degli artisti e le loro visioni.
Aronne Almasio
Ho creato questi ultimi lavori digitali usando solo il mio dito sullo schermo del telefono, trasformando attese in sessioni artistiche quotidiane. La musica di sottofondo e le texture dei luoghi che frequento arricchiscono la mia ispirazione. Le immagini, legate al tema classico del nudo femminile, superano i limiti tecnici con semplicità ed espressività. Il telefono diventa così un compagno d'arte, collegando routine e creatività.
Stefania Bressani
Doni d’Arte
Piccole opere spesso ideate in serie; micro artefatti differenti tra loro: a volte quadri, a volte fotografie o sculture minute.
Porto sempre un dono d’arte con me e quando mi trovo di fronte ad uno scenario dalla giusta poesia… abbandono l’opera in quel luogo e scappo. Lascio questo oggetto in balia del suo destino, nell’attesa che un collezionista casuale arrivi a prenderlo.
Durante il momento dell’abban-dono scatto una fotografia a testimonianza di ciò che è accaduto.
e’ il mio modo per mettere pace tra spettatore e arte contemporanea.
Rachele Cicerchia
Il ciclo pittorico di Rachele Cicerchia presentato per la mostra BON PASSAGE indaga il corpo femminile accompagnato talvolta dalla presenza di elementi naturali e oggetti di uso quotidiano. Sensualità, segno e ironia caratterizzano i suoi lavori attraverso un dialogo continuo tra materia e pittura.
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Francesca Frigerio
Scrittura, linguaggio e comunicazione.
Dal 2015 la ricerca di Francesca Frigerio si forma attorno a questi temi e li affronta muovendosi su medium totalmente diversi (performance, installazioni, pittura, scultura, poesia visiva, poesia concreta e scrittura)
Le opere presentate nelle vetrine di ArtePassante sono un ritorno alla pittura, dove per la prima volta appaiono oggetti e colore. Le parole assumono una posizione totalmente differente rispetto alla centralità visiva che ricoprivano nelle sue opere passate. Qui, sono inserite in un contesto -ambientate quasi- ma non perdono d’importanza, anzi, aiutano l’osservatore a decifrare la sua pittura simbolica.
Luana Marchese
Nata a Magenta, da genitori siciliani e diplomata in Product Design presso l'Accademia di Brera con 110/110 lode, ha lavorato a Milano come grafica e illustratrice per noti marchi e brand. Tutt'ora è docente di Arte ed è attiva nel campo della grafica digitale e dell'illustrazione.
Nelle sue produzioni è sensibile ai temi sociali, politici e ambientali, che affronta con creatività e ironia. Il colore e l'aspetto onirico sono i protagonisti delle sue opere che guidano lo spettatore a riflettere su tematiche attuali attraverso uno sguardo contemporaneo e surreale.
Angela Marchetti
Frammenti - tra segno e natura
Angela Marchetti nasce a Trento nel 1981 e si forma artisticamente a Milano presso
l’Accademia delle Belle Arti di Brera dopo avere conseguito altri titoli di studio.
Il progetto anatomico “Corpi Naturali” ha preso avvio nel 2013, con il ritrovamento
casuale di radici naturali.
L’opera “Frammenti –Tra Segno e Natura” (2024) è un invito ad attraversare GEO,
Terre emerse e Terre sospese, in una sorta di cartografia del mondo, dove:
“la vita attuale è inquinata alle radici. L’uomo si è messo al posto degli alberi …ed
ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio.”
- La coscienza di Zeno, I. Svevo.
Maria
Mesch
"Ho fatto questi lavori per chi passa di corsa, e sorpreso, magari si ferma un attimo"
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Manola Nardotto
La mia ricerca è incentrata sull’arte figurativa, con predilezione per il ritratto.
Trovo ispirazione nel silenzio rarefatto del mio studio. Cerco di riassumere su tela la ricercatezza classica e la spensieratezza contemporanea in un abbraccio di forme e di colori caratterizzati da sfondi vegetali o texture geometriche.
Ognuno dei quadri esposti affronta un aspetto del nostro vivere: i sogni, le scelte di vita, l’affrontare gli eventi da prospettive diverse e l'esperienza dell'adolescenza.
Anna
Nutini
Ti sento arrivare
Nutini, si è dedicata negli ultimi quindici anni al tema dell’autoritratto e della figurazione : dipinge ritagliando le sue figure in spazi improbabili, dove appaiono parti anatomiche decontestualizzate a descriverne la loro intima spiritualità. Un esempio è il dittico su tela di cm 110x180 ‘ Ti sento arrivare’ olio su tela preparata tradizionalmente per utilizzarne lo sfondo come campitura cromatica. Le altre due opere di Nutini, disegnate e acquerellate su carta ‘Ad ascoltarti’ e ‘Una casalinga perfetta’ , tutte recentissime, raccontano insieme al dittico, una realtà immaginifica, rivolta al tema dell’ascolto di sé e dell’altro in dimensioni inverosimili.
Luigi
Ronchi
Luigi Ronchi nasce a BS nel 1981. Malgrado le nebbie di Milano, è sceso dall'altopiano di Serle per studiare pittura all'Accademia di Belle Arti di Brera. Negli anni ha esposto da qualche parte in qualche posto. Ora si diverte a praticare l'arte come una pratica divinatoria,dando vita a opere nate dall'incontro casuale di immagini e oggetti sospesi nel tempo.
Zena
Santoro
La ricerca pittorica qui proposta corrisponde prima di tutto ad una ricerca interiore e presenta un forte interesse personale verso il tema delle Immagini irrazionali.
I quadri pensati per la mostra Bon Passage richiamano il mare e l'immagine femminile. Il tema dell’acqua associato alla donna affonda le proprie radici nella notte dei tempi, presente, in forme molto simili, in tantissime religioni e culture del mondo, le quali associano tutte l’acqua ad una figura femminile, la “Grande Dea” o “Signora Madre”.
Denise Valenti
Corrispondenze
Il lavoro pittorico Corrispondenze prende forma da una considerazione del filosofo Georges Gurdjieff.1866. Egli sosteneva che anche la più piccola parte del corpo possa diventare elemento di forte espressione e dunque comunicare.
L’opera è formata da diverse immagini scomponibili tratte da una “corrispondenza fotografica” di gesti, avvenuta tramite whatsapp durante marzo ‘21 tra due sorelle che si trovavano lontane tra loro. Ogni immagine vive all'interno di quattro sottobicchieri di cartone; ogni modulo può essere composto ad altre carte e generare diverse combinazioni.
Le immagini ra ffigurano porzioni di corpo in tensione, su fondi compatti e luminosi. Non meno importanti i vuoti lasciati dagli angoli di ogni singola carta. Essi sottolineano dei punti che diventano luce, stelle, spazi, pause; “fi ati tra una tensione e l’altra”. E allora sai che: “Corrispondiamo a sorelle, corrispondiamo a fratelli... Essere umano.” D.V.
Paulo
Vaz Pato
Superman
Firmando i miei quadri con un nickname (Vapore), posso godere di una maggiore libertà espressiva. Senza essere legato ad uno stile fisso o ad un'aspettativa specifica, posso esplorare diverse tecniche artistiche, sperimentare con colori, forme e temi diversi senza sentirmi vincolato a un'unica identità artistica.
In questa serie di opere ho scelto ritrarre il declino di personaggi come Superman che nel caso in questione rappresenta la metafora del decadimento e del degrado sociale. Attraverso queste opere, cerco di trasmettere un messaggio sulla fragilità dell'eroismo e la corruzione dei principi che un tempo definivano questi personaggi iconici. Utilizzando colori scuri, sfumature insolite e composizioni disarticolate, cerco di catturare l'essenza di un mondo in cui i valori si sono persi, invitando, nel contempo, gli spettatori a riflettere sulle implicazioni culturali del cambiamento in atto.
Francesco Veneziano
Sepolti Vivi
Dedicato a tutti gli ergastolani d’Italia, letteralmente murati vivi all’interno delle nostre patrie galere.
L’installazione si ispira al termine usato per definire gli ergastolani, che hanno avuto una condanna con 'fine pena mai', detti appunto ‘sepolti vivi’. È composta da 4 pannelli 60x60. Per realizzare i calchi delle mani si è gentilmente prestato il mio caro amico ergastolano Omar, a cui vorrei dedicare questo mio lavoro, nella speranza che presto il muro che lo rinchiude si possa finalmente sfondare per restituirgli la libertà.
Jing
Yan
Slow Suffocation; Jellyfish Scream
Il lavoro utilizza plastica e altri materiali completi per la creazione e continua ancora la sua comprensione dei simboli. Questa serie di opere elimina i colori e li presenta in modo semplice, in modo che lo spettatore possa acquisire un maggiore senso di intimità quando li apprezza.
Questa semplicità è l'effetto estetico che persegue: è naturale e tranquillo, con una sorta di purezza, potere curativo che purifica l'anima e la lenisce.
La riverenza e il timore reverenziale della natura sono anche una delle caratteristiche importanti dell'estetica orientale. Sebbene i diversi conflitti culturali che ha vissuto siano confluiti nel suo corpo, l'estetica orientale nascosta nel suo sangue ha ancora una forte affinità.
Maria Giovanna Zanella
4 di tutto, serie aperta,
L’opera ha una matrice viscerale, antipositivista e fisiologica.La materia pittorica percorre la superficie come pelle morbida e palpitante. Il mondo che prende vita coinvolge sentimenti e persone a cui l’immaginario più diffuso nella società e nei media non concede la propria attenzione: esseri corpulenti, teneri e pelosi, amanti reali, sensibili e appassionati che dichiarano la propria necessità di esistere attraverso la più intensa e diretta prossimità.